Come in molti di voi ormai sapranno le repliche milanesi sono state annullate, la conferma è stata annunciata dalla produzione italiana WEC – World Entertainment Company nel week end, prima di chiudere ufficialmente la pagina Facebook del musical:
Con la presente WEC e il Teatro Nazionale CheBanca! sono dispiaciuti di comunicare che, per sopraggiunti gravi impedimenti non risolvibili nel breve periodo, la produzione di Mary Poppins il musical non è in grado di andare in scena al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano e quindi tutte le repliche milanesi programmate dal 30 gennaio al 15 marzo 2020, sono cancellate.
“Siamo dispiaciuti di non poter presentare Mary Poppins un’altra volta a Milano, ma circostanze non prevedibili all’interno di WEC lo rendono impossibile”. Giorgio Barbolini, presidente di WEC.
TicketOne, quale soggetto che agisce in nome e per conto dell’organizzatore, procederà ai rimborsi non appena ricevute chiare istruzioni che dipendono da WEC S.r.l.
“Gravi impedimenti, circostanze non prevedibili” sono stati il modo gentile per sottintendere un vuoto di bilancio causato dal dover ricostruire tutte le scene, perché quelle usate al Nazionale erano tecnicamente incompatibili col palco del Sistina, e dalle spese di trasferta, il che ha fatto schizzare i costi della permanenza a Roma attorno ai 3 milioni e 200mila euro a fronte di un incasso di 2 milioni e 200mila. Questa è stata la spiegazione che Giorgio Barbolini, presidente della società produttrice dello spettacolo ha provato a dare al giornalista de Il Giorno Andrea Spinelli in una sua intervista del 26 gennaio (https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/mary-poppins-1.4999563), partendo dal trionfo incassato dal kolossal disneyano un anno fa al Teatro Nazionale. Il successivo tentativo di chiedere un sostegno a Stage Entertainment, la multinazionale olandese proprietaria del Teatro Nazionale – che si era detta pronta ad accollarsi le 54 repliche rimanenti – è stato smorzato definitivamente dal «no» di Disney Theatrical Productions, Cameron Mackintosh, ed MTI – Music Theatre International, arrivato venerdì scorso, segnando i destini dello spettacolo (continua a raccontare Barbolini).
Così, dopo le 71.000 presenze per 63 rappresentazioni al Teatro Sistina di Roma e le 200 repliche e 200.000 spettatori lo scorso anno al Teatro Nazionale CheBanca! Di Milano, ora “Mary Poppins il musical” lascia 20.000 spettatori in attesa di un rimborso dei biglietti già acquistati. Ma la cosa più grave è che “Mary Poppins il musical” lascia 32 attori e ballerini, un’orchestra dal vivo e tutte le maestranze tecniche backstage ufficialmente senza una prospettiva di lavoro.